"LINGUAGGIO VERBALE
CONTRO
LINGUAGGIO NON VERBALE :
QUALE APPROCCIO ALL'ALTRO" ?
Quando si parla di linguaggio non verbale,
immaginiamo, proiettiamo, le mimiche del viso,
le espressioni nelle estremità delle labbra,
gli arricciamenti della fronte, lo sbattere delle ciglia,
o le spieghettature del naso, oppure, lo stridere dei denti,
o ancora, il rialzarsi delle guancie o le palpebre abbassate, o le palpebre alzate, o ancora le palpebre sgranchite, o ancora le palpebre strette, o ancora il rialzarsi del mento, o ancora il rialzarsi o il movimento delle orecchie, Ma quanti ancora....
E molto spesso, notiamo, ci fermiamo, ci buttiamo, ci perdiamo.......o ci lanciamo in tempi di arresto........di pause, a volte inesplicabili, a volte più decifrabili, a volte meno, davanti al movimento del viso fisso, come bloccato, come all'arresto, o a volte ancora, ci fermiamo sulla velocità infinita dei movimenti del viso, una tale rapidità, che ci soprende e ci lascia come abbagliati
perchè i messaggi, sono, a volte, talmente tanti, a volte uno solo, a volte delle migliaia , a volte dei milioni, e questa velocità, molto spesso ci perde, e ci inganna.....
Oppure, ci troviamo di fronte alla lentezza, sorprendente, ingannevole, enigmatica e nascosta, che ci impedisce di vedere, di comprendere, di cogliere, di interpretare, di leggere, e di resistere.......
E addirittura a volte, i ritmi, le ritmiche di tutti questi movimenti, ci sfuggono, ci scappano, o si perdono, oppure ancora, e all'opposto, sempre questi ritmi, sempre queste ritmiche, ci parlano, ci coccolano, ci fanno del bene, ci rassicurano e ci calmano....., o ancora, ma ancora, essi, esse, ci rendono felici, .....o a volte, ancora meglio, essi, esse, (i ritmi, le ritmiche) ci incantano e ci trasportano molto lontano e o per niente lontano........ .